sabato 15 gennaio 2011

Pécs, capitale europea 2010

Sono in un leggero ritardo con la visita di Pécs, visto che 2010 è finito già.
Abbiamo fatto una visita veloce, e anche il tempo è stato generoso con noi, c’erano 8 gradi e sole! Abbiamo passato praticamente un giorno e mezzo a Pécs, che è troppo troppo poco per una città e una regione così bella. È molto facile e comodo raggiungerla, basta prendere l’autostrada M6, comprare la ’vignetta’ per 4 giorni (costa circa 6 euro) e in 2,5 si arriva. Quest’autostrada è molto recente ed eravamo molto curiosi a vedere i tunnel che durante la costruzione avevano causato tanto scandalo. Perché? 
Semplicemente perchè in questa zona del Transdanubio non ci sono montagne, quindi è totalmente assurdo costruire dei tunnel tipo il Traforo del Gran Sasso sotto delle colline di sabbia, che sono addirittura crollate e per poter terminare i tunnel bisognava trasportarci della terra da metterci sopra! E noi ci ridiamo solo, cos’altro si potrebbe fare? Per fortuna per il prezzo salatissimo che lo stato ha pagato per questi 3 tunnel sotto la sabbia posso confermare che il lavoro è fatto benissimo, abbiamo tre tunnel di livello europeo, molto belli.
Però torniamo a Pécs. Il suo centro storico è il più grande tra le città ungheresi. È molto mediterranea ed è circondata da monti da dove si apre un panorama bellissimo, sopratutto dalla torre di tv sulla cima Misina.

 Il centro storico è tutto pedonale, la macchina si può lasciare in uno dei parcheggi vicini, dove un’ora costa in media 100 fiorini (0,35 €). Conviene iniziare dalla piazza Széchenyi che è il vero centro. Se avete poco tempo a disposizione, dovete scegliere tra i monumenti numerosi. Secondo me bisogna iniziare con la moschea centrale, la più grande conservata in Ungheria, risalente al ’400. 

La moschea del Pascia Qasim
Di notte é uno splendore

Il Duomo













Poi non perdete il cimitero paleocristiano, il Duomo e il museo di Tivadar Csontváry-Kosztka. Ecco lui è un pittore eccezzionale che se fosse nato italiano, francese o spagnolo sarebbe diventato famosissimo, ammirato in tutto il mondo. 
Csontváry: Il cedro solitario

Se avete ancora del tempo visitate anche il museo di ceramica Zsolnay, o il museo di Vasarely, rappresentante massimo dell’op-art. Potete poi scegliere tra i numerosi ristoranti, trattorie e caffé in centro. Vicino ai musei gli innamorati non possono andarsene senza lasciare un lucchetto d'amore tra i tanti che addobbano giá il cancello. Volevamo visitare anche la regione vinicola Villány che è la più rinomata e riconosciuta in Ungheria. Tra le cantine troviamo le più famose: Bock, Vylyan, Gere, Polgár, Tiffán ecc, ma vale la pena sicuramente provare qualche manufattura ancora sconosciuta pure. La prossima volta a parte di percorrere la strada dei vini dobbiamo rilassarci nelle terme di Harkány e fare tracking nella montagna Mecsek, non perdendo neanche la fortezza di Siklós. Non vedo l’ora che arrivi il bel tempo, progettiamo di tornarci per almeno 3 giorno a marzo. Tutto sommato, è una regione consigliatissima per tutti, amanti dell’arte, della cultura, della gastronomia, dei vini, delle terme, del trekking, piccoli e grandi!

Info su Pécs: http://it.wikipedia.org/wiki/P%C3%A9cs, sito ufficiale in inglese: http://en.pecs.hu/,
Info sulla regione vinicola Villány in inglese: http://villanyiborvidek.hu/en/villany-wine-region


sabato 1 gennaio 2011

Buon anno nuovo!

Ecco l’anno nuovo e colgo finalmente l’occasione di iniziare un blog che ho in mente da tempo. Non so ancora cosa ne verrà fuori, l’obiettivo sarebbe condividere con i miei ex- e futuri ospiti e amici notizie, pensieri, riflessioni per far conoscere l’Ungheria e anche me stessa un po’.
Se qualcuno dovesse trovare prima del mio sito questo blog, ecco l'indirizzo: www.guidenikoletta.hu
Partiamo quindi dal gennaio grigio, appena finite le feste tutti devono tornare al routine, per me invece è arrivato il tempo di riposarmi (almeno come guida) e di preparare la prossima stagione. Per fortuna sembra che quest anno non sarò ferma neanche nel periodo più difficile, cioé tra gennaio e marzo, perché ho già dei gruppi che aspetto con tanta felicità. Ed ecco, siamo arrivati anche alla questione di: quando viaggiare in Ungheria?
Innanzitutto ci sono gusti diversi. A me personalmente piace viaggiare in ogni stagione, la primavera tra aprile e giugno e l’autunno tra settembre e ottobre sono sicuramente i periodi migliori dal punto di vista del tempo, anche se sono delle stagioni capricciose. D’estate, sopratutto tra metà luglio e metà agosto fa caldo, come in Italia, e noi ungheresi cerchiamo di scappare dalla città, andiamo ai laghi, sopratutto al Balaton che consiglio a tutti di buon cuore. L’inverno poi è freddo, ma visitare Budapest intorno a natale e a capodanno è molto bello. La neve, il vin brulet, la cioccolata calda, le terme assicurano un’esperienza bellissima. In questo periodo, che è bassa stagione – gennaio-febbraio-marzo – ci sono pure dei vantaggi: non ci sono molti turisti, tutto costa di meno, a partire dall’albergo alla guida ai voli, e tutti sono sicuramente più pazienti e disponibili con i pochi che comunque ci visitano.
E cosa vi aspetta quest anno in Ungheria? Abbiamo appena assunto la presidenza europea che è un’occasione speciale per visitarci proprio nel primo semestre. Io personalmente mi sento molto contenta e orgogliosa di questo ruolo che abbiamo per 6 mesi all'interno dell'Unione Europea e con il mio lavoro cercherò di aggiungere qualcosa di positivo, facendovi conoscere il nostro paese bellissimo.