sabato 30 marzo 2013

Tradizioni ungheresi di Pasqua

TRADIZIONI UNGHERESI A PASQUA


Ho giá scritto in precedenza di come é la nostra Pasqua in Ungheria, ma penso che il modo migliore per mostrarvi tutto sia un bel video, dove vedrete come 'annaffiano' i ragazzi le ragazze, come sono le uova rosse in cambio del 'gavettone', la ciambella che mangiamo stasera, qualche localitá tipica come Hollókő. Buona visione dunque e Buona Pasqua a tutti!




giovedì 28 marzo 2013

AGLIO ORSINO


L’AGLIO ORSINO / SELVATICO / DEI BOSCHI


L’aglio orsino è una pianta che in Ungheria usiamo per speziare i cibi, ha un sapore misto tra l’aglio e l’erba cipollina. Questi anni possiamo dire che sta vivendo la sua rinascita, lo stiamo riscoprendo, perciò tra metà marzo e fine aprile lo troviamo nei mercati in forma di bei mazzi di foglie, ma chi può lo raccoglie direttamente nei boschi. La sagra dell’aglio orsino si organizza a Orfű (sud-Ungheria) dal 13-14 aprile.

recept.network.hu

L’aggettivo ’orsino’ deriva dal fatto che gli orsi dopo il lungo letargo lo mangiano per depurare il loro organismo. In effetti, a parte il suo sapore buono ha le seguenti caratteristiche utili per la nostra salute:
  • depurativo
  • diuretico
  • porta l’appetito
  • antibatteriale
  • abbassa il livello del colesterolo e della pressione
  • antisettico: uccide i batteri e funghi nocivi
  • grazie all’alto contenuto di vitamina C migliora il senso del benessere
  • stimola il sistema immunitario
  • nella medicina popolare è usato per curare la tosse
  • ha effetti positivi sull’articolazione


 E per mangiarlo? Noi ne abbiamo fatto del pesto, era proprio squisito, ma possiamo prepararlo in mille modi, farne una zuppa cremosa, o una bella insalata. Voi lo conoscete? Come lo usate?

mercoledì 27 marzo 2013

Pasqua in Ungheria


PASQUA IN UNGHERIA


Ogni festività ha le proprie caratteristiche e tradizioni nei diversi paesi. Se penso a pasqua, mi viene subito in mente:


  •   Il coniglio e le uova di cioccolato 
  •   ’locsolkodás’ e le uova decorate 
  •   Prosciutto, uovo, dolci vari 
  •   Amento al vaso 
  •   Messa e processione



Il coniglio è un classico penso ovunque, ma visto che noi ce l’abbiamo da sei anni, potrei dire che a casa nostra è sempre pasqua J


In Ungheria i genitori usano nascondere (almeno i miei lo facevano) le uova di cioccolato, ma anche le pecore e i conigli di cioccolato dentro casa, al guardaroba, negli più nascosti, poi si scordavano i posti e finiviamo a rintracciare i dolci portati dal ’coniglio’ ad agosto..


Abbiamo una tradizione particolare in Ungheria. Lunedì di pasqua, i ragazzi vanno a casa delle ragazze, o le soprendono per strada e le annaffiano con acqua (secchi pieni di acqua fredda!) o con profumi mal odoranti prodotti per questa bella tradizione, ci recitano una poesia semplice, tipo:

Vengo dal bosco verde
Ho visto un bel fiore
Voleva appassire
Ti posso annaffiare?


foto: www.nol.hu 

Se riusciamo, scappiamo. Se no, regaliamo le uova decorate in cambio. Quest anno mi è difficile immaginare questa doccia fredda considerando che fuori è tutto coperto di neve.. vedremo.

Si organizzano festival, fiere e sagre ovunque nel paese, dove i giovani ovviamente fanno questo ’gioco’ per rievocare l’antica tradizione.


La domenica delle palme, considerando che grazie al clima non abbiamo palme, il prete benedice l’amento, un ramo (di pioppo, noce, betulla o nocciolo) con piccoli fiori che decora casa nostra a lungo.

Per il resto è simile all’Italia, la famiglia si unisce, si va a messa, a processione e poi si mangia.



Cosa mangiamo? Carne! Dopo il presunto digiuno è arrivato il momento, quindi ci aspetta: il prosciutto, le uova sode, verdure varie, agnello con patate, vino e pálinka. 

Buona pasqua a tutti!

martedì 26 marzo 2013

Ricetta della 'pogácsa'


RICETTA DELLA POGÁCSA





Ho promesso a tante care amiche, signore, donne conosciute durante il mio bel lavoro di scrivere la ricetta della nostra pogácsa (’pogacia’), salatini al formaggio, al burro, alla cotica, alle patate che in Ungheria secondo le tradizioni offriamo ai nostri ospiti quando arrivano a casa nostra. La donna quindi prepara la pogácsa, e l’uomo della casa la pálinka, cioé distillato di frutta (di prugna, albicocca, pera ecc.) che si offrono insieme agli ospiti per dare il benvenuto, pronunciando un bell’: Isten hozott, che significa che ’vi ha portato da noi Dio’, cioé siamo molto contenti di ospitarvi. Dopo questa breve introduzione socio-culturale ecco a voi la ricetta tratta dal famoso libro di ricette di Ilona Horváth che ha insegnato a cucinare alle nostre nonne, mamme e ora anche a noi. 

 Pogácsa alle patate

Ingredienti: 250 g di patate lesse, schiacciate, 250 g di burro o margarina, 250 g di farina, 1 uovo, sale

Quando le patate sono fredde, le impastiamo con il burro, con la farina e con l’uovo, aggiungiamo sale e stendiamo sottile l’impasto due volte, piegandolo tre volte. Lasciamo riposare la sfoglia al freddo per 3-4 ore. La stendiamo sottile 1 cm/1 dito, e con l’aiuto di una forma (tipo bicchiere piccolo) tagliamo le pogácsa dalla sfoglia, le spalmiamo sopra un po’ di tuorlo (evitando che coli giù perché altrimenti non si alzano) e mettiamo tutto al forno a fuoco alto, per circa 15 cm (non si può usare il fuoco lento perché le pogácsa si seccano). Sono buone calde. Se volete mettete sopra il tuorlo del formaggio grattuggiato. Buon appetito.

venerdì 22 marzo 2013

I miei 10 posti preferiti

I MIEI 10 POSTI PREFERITI

Nelle guide trovate i posti consigliati, quelli obbligatori da visitare a Budapest e dintorni. Ora condivido con voi i posti che amo di piú io, dandovi un nuovo punto di riferimento per la vostra visita a Budapest. Considerate che io vedo Budapest dal punto di vista della guida e del nativo. Ora che ci penso ci sono tanti altri posti che amo, quindi penso di fare nel futuro una seconda lista. 

  1. Cittadella: vedere il panorama dal monte San Gerardo mi lascia ogni volta a bocca aperta. Forse di più la sera, con le luci.

2. Cappella scavata nella roccia: una chiesa particolare dove posso rifugiarmi in mezzo alla corsa quotidiana.


3. Buda: le viuzze colorate del quartiere residenziale: perché ogni volta scopro qualcosa di nuovo.



4. La cupola della Basilica di Santo Stefano: perché mi da una prospettiva diversa della città e mi sento straniera nella mia città.


5. P.za 15. marzo: una bellissima piazza dove mi siedo un attimo per prendere il sole e guardare il Danubio, relax totale.


6. Book Café: perché per me è la pasticceria qualità-prezzo migliore della città.



7. Római Part: scenario della mia infanzia, pesce fritto, amici, famiglia, birra, musica dal vivo, serate estive, Danubio, casino, allegria..


8. Károlyi Park: un piccolo giardino pieno di fiori al cuore della città che mi permette di rilassarmi un attimo in qualsiasi momento.


9. Ansa del Danubio: perché lì trovo la pace.


10. Danubio: perché dal fiume tutto sembra possibile.


10+1: Isola Margherita: per fare una passeggiata, prendere il sole, fare sport, nuotare nella piscina, guardare l’allenamento della nazionale di pallanuoto, ascoltare la musica della fontana, mangiare, ballare la sera nei locali all’aperto..


giovedì 14 marzo 2013

"..GLI EROI CHE PER TE SONO MORTI, O SACRA LIBERTÁ"

"..GLI EROI CHE PER TE SONO MORTI, O SACRA LIBERTÁ"
IL RISORGIMENTO UNGHERESE


Domani é festa nazionale, il paese é stato addobbato con bandiere, noi ci siamo preparati con la coccarda che metteremo sopra il cuore. 

Cosa festeggiamo? É meglio dire forse: cosa commemoriamo? Ricordiamo i nostri antenati, i nostri eroi che hanno avuto il coraggio di ribellarsi contro il grande Impero Austriaco in nome della Patria e della Libertá. La Rivoluzione e la Guerra d'Indipendenza del 1848-'49 per noi Ungheresi é il fondamento della nostra identitá nazionale. Cosa significa per noi? Coraggio, Libertá, Orgoglio Nazionale, Indipendenza, Autonomia, Forza, Unitá. Quali sono a Budapest i principali luoghi di commemorazione? La scalinata del Museo Nazionale e il Caffé Pilvax. Abbiamo dei ricordi e luoghi di pellegrinaggio anche in Italia: il busto di Kossuth a Torino e il busto di Türr sul Gianicolo a Roma tra l'altro.

Forse questa nevicata inaspettata porterá un po' di pace per poter commemorare 'gli eroi che per te sono morti, o sacra libertá'.. Cercate su internet (o in biblioteca..) le poesie di Sándor Petőfi per capire di piú.